Svezzamento: come farlo?
Svezzamento: come farlo?
Come sapere che il bambino è pronto alla pappa dei grandi
Fino a quando il bambino può nutrirsi di latte materno? Questa è sicuramente una delle domande che molte neo super mamme si pongono.
Lo svezzamento è il passaggio dal latte della madre (o dalla sua alternativa artificiale) al cibo degli adulti. Si tratta di un’esperienza che prima o poi tutti i neonati devono fare.
Oggi questo termine risulta un po’ obsoleto e si preferisce chiamarlo alimentazione complementare. Esiste un momento ideale per fare lo svezzamento e, se vuoi scoprirlo, continua a leggere questo articolo
Quando iniziare lo svezzamento
Nei primi mesi di vita il neonato cresce molto in fretta e i suoi bisogni si trasformano di giorno in giorno. Anche la dieta deve seguire il suo sviluppo. Per questo motivo ad un certo punto è fondamentale fare lo svezzamento e introdurre cibi capaci di fornire all’organismo tutte le proprietà nutritive di cui ha necessità.
Il momento ideale per eseguire questo passaggio non è uguale per tutti ma in genere s’inserisce tra il sesto e l’ottavo mese. Lo svezzamento non comporta l’abbandono repentino del latte materno, bensì l’integrazione lenta e sperimentale di nuove pappe utili alla crescita. Solitamente questa alimentazione complementare continua fino al dodicesimo mese o anche oltre.
Come riconoscere che il bambino è pronto a nuovi cibi
Ho accennato a un periodo abbastanza generico che prevede il passaggio all’alimentazione complementare. Un super genitore però può riconoscere degli importanti segnali nel figlio che gli permettono di sapere quando il piccolo è pronto a sperimentare nuovi sapori.
Prima di tutto è importante ricordare che non è consigliato lo svezzamento prima del sesto mese di vita; anche l’OMS sostiene questa tesi. Passato questo periodo, potresti accorgerti di alcuni piccoli cambiamenti nel pupo. Ad esempio, non sputa più il cibo come prima e apre la bocca di fronte al cucchiaio (oppure gira la testa per rifiutare la pappa). Questo è un ottimo segnale perché a sei mesi il neonato è in grado di deglutire cibi solidi.
Un altro elemento a cui fare attenzione è la coordinazione mano-occhio. Tuo figlio comincerà a guardare la pappa, a prendere il cucchiaino da solo e portarlo alla bocca. Infine, anche la postura è un segnale importante. Sarà pronto allo svezzamento quando tiene la testa dritta e riesce a stare seduto in autonomia.
Svezzamento o autosvezzamento?
Probabilmente avrai già sentito parlare di autosvezzamento. Cos’è esattamente? In cosa si differenzia dallo svezzamento?
L’elemento che contraddistingue questa pratica è l’autonomia del bambino. Infatti autosvezzamento è anche definito alimentazione complementare a richiesta. Esso si fonda sulla tesi che il pupo è in grado di autoregolarsi e quindi sarà lui a scegliere cosa mangiare e quando.
Naturalmente non si lascia il piccolo a se stesso. In realtà per l’autosvezzamento si consiglia di fargli fare esperienze alimentari simili a quelle dei genitori. Quindi se si mangia tanta verdura a casa, anche il piccolo seguirà questa abitudine, e così via.
Sia svezzamento che autosvezzamento hanno caratteristiche e vantaggi che che possono essere colti e utilizzati da molti. Spetta ai super genitori scegliere l’alimentazione complementare più adatta al figlio attraverso l’osservazione e la conoscenza delle sue abitudini.
Se sei un super genitore pronto ad arricchire la dieta del tuo pupo, certamente avrai bisogno di accessori pratici e colorati capaci di facilitarti il compito. Il piatto in silicone con ventosa Love Babies è un ottimo strumento che, grazie alla sua base con ventosa, aiuta il bambino a mangiare con serenità. Realizzato con materiali atossici e facile da lavare, è un prodotto indispensabile per il momento della pappa.
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Vivi insieme al tuo bambino lo svezzamento in maniera tranquilla e divertente e approfitta di quest’esperienza per conoscere meglio tuo figlio e rafforzare il tuo rapporto con lui.